A dirlo è un’indagine Demos-Coop intitolata “Gli italiani e l’informazione” (chi ne ha voglia o anche solo la curiosità può leggerla per intero cliccando su http://www.demos.it/a00511.php): internet è ormai considerato uno strumento di informazione e comunicazione sempre più diffuso, e in genere il web è vissuto come una fonte da cui attingere dati e notizie più attendibile della televisione perché più libero e indipendente.
Un argomento, questo, molto caro anche a Valerio Zupo, esperto biologo e collaboratore di Vimax Magazine che proprio da questa considerazione è partito per mettere a punto il suo articolo “Le bufale di internet” che potete leggere a pagina 110. Ma, attento osservatore della realtà, Zupo mette anche in guardia dalle conseguenze dello strapotere di internet: gli acquisti online falcidiano gli acquisti nel petshop e il web è strapieno di siti che regalano consigli gratuiti basati sul fai-da-te, a scapito ovviamente della vendita di prodotti tradizionali. E la domanda sorge spontanea: ma allora internet è un pericoloso nemico del negoziante? La risposta, nonostante le apparenze, è NO. Ma occorre fare i dovuti distinguo, per esempio…
Per esempio l’informazione digitale è sicuramente un prezioso alleato di chi opera nel mondo pet perché permette di mantenersi aggiornati in tempo reale sulle novità del settore, ma anche perché consente di acquisire in modo rapido informazioni di base su temi magari non molto conosciuti e, infine, perché offre la possibilità di stare al passo con i clienti più saputelli, quelli pronti a esibire le loro conoscenze “virtuali” come se avessero il crisma dell’infallibilità. Se, infatti, il negoziante ha dimestichezza con i blog o i siti più seguiti, è anche in grado di controbattere con osservazioni professionali agli eventuali svarioni presi per verità colata dai clienti maggiormente web-oriented.
Già, perché è proprio in fatto di credibilità che internet mostra le sue maggiori debolezze: non dimentichiamo che il web è un luogo virtuale in cui tutti hanno libertà di accesso e in cui tutti possono dire la loro, chi cerca informazioni e chi vuole darne, ma non è detto che questi ultimi siano attendibili fino in fondo. Ed è appunto qui che internet può diventare un nemico, perché spesso la credibilità si basa sul passa parola, o sull’impatto attraente dato dall’estetica del sito. Se a questo aggiungiamo i pregiudizi personali e l’incapacità di sfoderare sempre un acuto spirito critico, ecco che la credibilità delle informazioni che leggiamo online perde molti dei punti a suo favore.
Significa dunque che dobbiamo chiudere pc, tablet e smartphone e dire addio all’universo di nozioni targato internet? Anche in questo caso la risposta è NO. E anche in questo caso conviene seguire i validi suggerimenti forniti da Valerio Zupo nel suo articolo: prendiamo a piene mani quello di buono che il web ci regala, utilizziamolo per quel valido alleato che è quando sentiamo l’esigenza di aggiornarci o di informarci su qualcosa che non conosciamo, ma non lasciamoci abbagliare dalla facilità della fruizione, siamo critici e, soprattutto, non perdiamo l’occasione per approfondire le notizie che troviamo navigando tra i siti. Come? Leggendo qualche buon libro o qualche rivista specializzata come Vimax Magazine (non dimentichiamo che i giornalisti/autori sono infatti tenuti a verificare la fonte delle loro informazioni), dedicando un po’ del tempo libero alla visita delle fiere del settore e al dialogo con un veterinario di fiducia, magari rinunciando alla visione di un talk show sopra le righe in favore di un bel documentario. Solo così avremo la certezza di poter essere davvero un punto di riferimento sicuro per la clientela: la persona che saprà sempre diradare i dubbi che sorgeranno in loro dopo aver spaziato a ruota libera tra siti e blog.