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Tutti i canarini a fattore rosso oggi allevati, nelle tantissime varietà codificate, discendono dall’ibridazione tra Cardinalino del Venezuela (Spinus cucullata o Carduelis cucullata) maschio e Canarino di colore lipocromico a fattore rosso (il canarino di colore è una razza di canarino domestico derivata dal Serinus canarius e comprende oltre 400 varietà di colore alcune delle quali a fattore rosso).

L’ibrido maschio ottenuto (F1), portatore del fattore rosso ereditato dal padre, risulta quasi sempre fecondo e, attraverso continui reincroci dei suoi discendenti, R1 e R2, si ritorna alla struttura del canarino ma con una differenza, il nuovo soggetto, grazie all’eredità lasciata dal Cardinalino, è capace di metabolizzare diversi carotenoidi che contribuisco a colorare di rosso il piumaggio.
Questi carotenoidi devono essere forniti costantemente nell’alimentazione e tanto meglio vengono somministrati, tanto più omogenea, luminosa e uniforma risulta la colorazione.

La colorazione del piumaggio deve essere effettuata durante ogni muta, dato che la livrea del canarino, che tende a rovinarsi durante l’anno, viene rinnovata totalmente al termine di ogni stagione riproduttiva, mediante ghiandole stimolate da alcuni ormoni in base alle ore di luce giornaliere (fotoperiodo) che, riducendosi, provoca la muta che si compie solitamente tra fine giugno e metà settembre.

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Un’alimentazione corretta è fondamentale

La muta è una fase difficile che richiede un’alimentazione corretta, ricca di vitamine B, D e sali minerali oltre che, ovviamente, di quei “coloranti” che permetteranno ai soggetti adulti e ai novelli di acquisire il rosso tipico della varietà scelta, che deve essere omogeneo e ben definito nei soggetti “intensi”, con effetto “nebbia” nei soggetti brinati, o localizzato in alcuni punti di elezione nei “mosaico”.

Nel tempo si sono usati diversi tipi di coloranti, alcuni naturali come il peperoncino di caienna sbriciolato nel pastoncino, o le carote grattugiate nel pastoncino o frullate e somministrate nell’acqua da bere; ne sono stati impiegati anche alcuni artificiali come il betacarotene o la cantaxantina, oggi in molti diversi derivati, ed altri ancora.
Ogni allevatore e ogni formulatore ha i suoi dosaggi e i suoi segreti; tutti però tentano di raggiungere il miglior equilibrio del colore che deve risultare vivace, luminoso, lucente e uniforme.

Oggi gli allevatori tendono ad usare non un solo tipo di carotenoide, ma miscele di diversi carotenoidi addizionati a prodotti perché ne favoriscano l’assorbimento e ad altri che, impedendone l’ossidazione, permettano di arrivare ad una colorazione uniforme e lucente.

Rientrano nel primo gruppo le sostanze che migliorano il funzionamento del metabolismo intestinale dei soggetti facilitando l’assorbimento dei caroteni. Mantenere attiva la flora batterica intestinale con lievito di birra e fermenti lattici è quindi un’ottima soluzione. Tra le sostanze che attivano il colorante impedendone l’ossidazione, che ne riduce l’efficacia, abbiamo la vitamina E, che può essere somministrata sia nel pastone che nell’acqua da bere.

La lucentezza del piumaggio e l’assorbimento del colore sono anche favoriti da un’alimentazione sufficientemente ricca di grassi e proteine. Per questo i pastoncini oggi in commercio e specifici per la muta hanno buoni contenuti di grassi e proteine, spesso superiori al 16%.

L’uniformità del colore sta nel corretto dosaggio del colorante nel pastoncino, nella sua perfetta miscelazione all’alimento e nel fatto che questo risulti molto appetibile per i canarini che lo devono mangiare.

È possibile usare il couscous inumidito al posto del pastoncino come alimento a cui miscelare i coloranti, oppure usarlo in parallelo al pastoncino, per ridurre la somministrazione di sementi (scagliola), come veicolo per il colorante. Il couscous inumidito risulta un eccellente veicolo per un ottimale assorbimento del colorante.

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La colorazione… quando?

È molto importante iniziare la colorazione dei canarini al momento giusto in funzione del risultato che si vuole conseguire. La muta avviene a fine della stagione riproduttiva e i riproduttori mutano sia le pemnne che le poiume, quindi colorandoli in questa fase avremo il rosso su tutto il corpo e anche su timoniere e remiganti. I soggetti nati nell’anno, invece, mutano solo le piume e quindi, se colorati solo durante la muta, mostreranno il rosso solo sul piumaggio del corpo, mantenendo immutate le remiganti e le timoniere. Per questo se si vuole avere una colorazione completa anche nei “novelli”, è bene cominciare la colorazione dalla nascita, fornendo pastone colorante ai genitori durante l’imbecco.

Secondo alcuni allevatori la colorazione fin dalla nascita è ottima per i soggetti rosso intenso che devono avere un piumaggio omogeneo, meno indicata per i soggetti mosaico la cui colorazione deve avvenire solo in punti specifici del corpo.

Alcuni allevatori sostengono poi che la colorazione risulti migliore se fatta in maniera continuativa; altri invece sostengono che debba essere interrotta con brevi periodi senza coloranti.

Il mercato oggi offre molte possibilità di acquistare pastoncini già colorati, oppure pastoncini proteici e grassi per la muta a cui addizionare i coloranti che pure sono in commercio in diverse formulazioni e in diversi tipi, liquidi e in polvere.

Insomma, ad ogni canarino e ad ogni allevatore il suo colore! (Autore: Gianni Ravazzi)

10 Comments

  1. emanuele montegrosso Reply

    Salve, volevo togliermi un dubbio, il pastone con il colorante, mescolato al couscous inumidito, non perde la sua efficacia, dato che il pastone diventa rosso…..

    • Zampotta Reply

      Nei pastoni colorati c’è un dosaggio di beta-carotenoidi in un quantitativo valutato da ogni singola azienda come necessaria rispetto al quantitativo di alimento. Se si diluisce il prodotto acquistato per esempio al 50% con un altro prodotto (cous-sous o altro) senza coloranti, si otterrà che l’animale a parità di alimento consumato avrà assimilato solo il 50% dei beta-carotenoidi ritenuti necessari alla colorazione ideale. Quindi il consiglio è di usare i pastoni colorati senza addizionarli con altro, oppure se si vogliono fare pastoni mescolando diversi prodotti, conviene fare prima il mix di prodotti senza coloranti e poi aggiungere i carotenoidi liquidi nella quantità indicata dal produttore, perché ogni azienda diluisce il proprio prodotto in modo diverso.

  2. Buongiorno ho dei novelli di 20 giorni figli di una coppia di rosso mosaico,che alimentazione bisogna dare si piccoli per fargli venire il rosso,grazie

    • Zampotta Reply

      I pulli di 20 giorni di mosaico sono imbeccati dai genitori e quindi se non si è fornito un pastoncino colorato fin dalla nascita, la loro colorazione sarà maggiore ma poi alla muta andranno ricolorati e la colorazione si manifesterà soltanto nei punti di elezione…

  3. Buonasera, ho da porre due domande:
    1- quanto tempo dura la muta dei pulli a partire dal quarantesimo giorno di vita?(canarini mosaici a fattore rosso)
    2- i pulli in autunno rifanno la muta?
    Grazie.

    • Zampotta Reply

      1) In generale nei canarini a fattore rosso, i pulli se sono colorati fin dalla nascita, ovvero se si nutrono i genitori con alimenti addizionati con coloranti si coloreranno maggiormente nei punti di elezione già prima della prima muta. La muta estiva avverrà a tempo agli adulti ma non saranno mutate timoniere e remiganti. Per questo nel caso di mosaico a fattore rosso, la colorazione fatta dopo lo svezzamento non comporta grandissime differenze, visto che timoniere e remiganti restano chiare. Nei soggetti rosso intenso e rosso brinato invece la colorazione da pulli colora anche timoniere e remiganti ma la ricolorazione durante la muta è fondamentale per il resto del piumaggio.
      2) I canarini nati tra marzo a giugno di ogni anno, fanno la muta come i loro genitori tra agosto e ottobre; l’unica cosa che cambia è che gli adulti mutano anche timoniere e remiganti, i novelli no.

  4. Egregio signor Zampotta, scusa la mia ignoranza ma ho sentito dire che i canarini a fattore rosso lipocromici mosaico, si distinguono anche in intensi, e brinati, vorrei sapere se e`giusto, o meno, nel caso sia giusto, come si distinguono? Sicuro di una sua risposta soddisfacente la ringrazio vivamente

    • Zampotta Reply

      Intenso, brinato e mosaico sono le 3 categorie distintive a cui appartengoni i canarini di colore; quindi un soggetto non può contemporaneamente appartenere a due categorie.
      I canarini della categoria mosaico sono un particolare gruppo di canarini caratterizzato dalla doppia colorazione del piumaggio che in alcune zone ben precise, dette zone di elezione, presentano macchie di colore diverso rispetto alla colorazione di base.
      Le zone di elezione sono differenti tra maschio e femmina, il che comporta un evidente dimorfismo sessuale. Nei maschi le zone di elezione sono essenzialmente la maschera facciale, le spalline, il petto e il codione. Nelle femmine si nota una colorazione più intensa nella zona ciliare, sul petto, sul groppone e sulle spalline.
      Il mosaico si può ritrovare in tutte le varietà di canarino e in tutte le sue mutazioni.
      Chiariamo anche che i canarini mosaico possono essere sia lipocromici che melaninici. Nel primo caso la colorazione del piumaggio di base sarà bianca gessosa o argentea, mentre nel secondo caso sarà bruna o agata.

  5. La ringrazioper la sua disponibilita`, in quanto e`stato molto esaudiente👍

  6. Signor Zambotta, vorrei da lei qualche chiarimento anche se per gli esperti puo`sembrare superfluo,i canarini,quale parte del corpo mutano per prima? E poi progressivamente fino a completate la muta? Grazie

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