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Per quanto tempo posso lasciare il mio cucciolo in casa da solo senza farlo soffrire?
Come posso utilizzare guinzaglio e museruola senza provocare torture al mio amico a quattro zampe?
Scopriamolo!

Si considera che un soggetto adulto possa rimanere da solo al massimo 7 ore, un cucciolo non più di 4, un dettaglio da tenere presente quando si decide di fare un passo importante come l’adozione di un cane. Il giovane animale dovrà essere abituato da subito alla solitudine: mai decidere di prendersi una vacanza per rimanere sempre con lui e poi sparire improvvisamente perché sono finite le ferie!

All’inizio ovviamente non potrà stare da solo per tanto tempo ma lo si dovrà abituare gradatamente a brevi momenti di solitudine, allontanandosi dapprima per qualche minuto e poi, via via, per intervalli sempre più lunghi.

Anche ignorare il cucciolo può rivelarsi una buona strategia: una porta chiusa dovrà essere una condizione normale e accettabile. Il giovane cane deve capire gradualmente che si tratta di una situazione momentanea che non deve destare in lui preoccupazione o paura, poiché prima o poi di sicuro il suo umano tornerà.

Nei momenti in cui il proprietario rimarrà a casa, come durante le vacanze, sarà importante mantenere una routine quotidiana e delle corrette interazioni, senza esagerare le proprie attenzioni nei confronti del cagnolino.

Per quanto riguarda guinzaglio e museruola è bene ricordare che non sono strumenti di tortura e coercizione! È infatti ancora opinione molto diffusa che portare il cane al guinzaglio significhi privarlo della libertà, ma in realtà tutto dipende da come e quando viene abituato. Il guinzaglio deve essere visto, prima di tutto, come un legame tra proprietario e animale, senza contare che il suo utilizzo è un obbligo di legge (che ne determina anche la lunghezza: non superiore a 150 centimetri).

Il cucciolo va abituato fin da subito a portare sia il collare che il guinzaglio. All’inizio sarà un po’ faticoso, poiché il giovane cane non ancora educato cercherà di liberarsene e tirerà come un forsennato. È importante che la passeggiata avvenga con il guinzaglio rilassato e non teso: se il cucciolo tira, sarà utile fermarsi, interrompere la passeggiata e attendere che l’animale si fermi e si giri a guardare il proprietario e solo quando calerà la tensione si potrà ripartire.

Anche l’abitudine alla museruola è un dettaglio da non trascurare. Si tratta di uno strumento obbligatorio per legge nei luoghi pubblici e il suo mancato utilizzo può comportare problemi di diversa natura, dal rischio di morsi accidentali fino a multe anche salate. Ma la museruola, un oggetto di stoffa o plastica che tiene chiusa la bocca dell’animale, non è una tortura?

Dipende dal tipo, dall’abitudine a portarla e dal modo in cui l’animale è stato abituato. Un cane che non abbia conosciuto da cucciolo la museruola o che non l’abbia associata a qualcosa di positivo, la vedrà sicuramente come un oggetto sgradito e spiacevole. Facciamo un esempio: se viene fatta indossare solamente quando il cane entra dal veterinario, luogo dove il più delle volte viene sottoposto a manualità non sempre piacevoli (visita, contenimento, termometro, iniezione, ecc.), di sicuro nascerà un’associazione negativa. Se invece l’abitudine alla museruola avviene presto e gradualmente, inserendo dei bocconcini all’interno e proponendola quasi come un premio, il cagnolino imparerà ad associarla a un evento positivo e, di conseguenza, l’accetterà come una condizione normale e poco stressante.

Abbiamo parlato del tipo di museruola: sono raccomandate quelle a “cestello” che permettono all’animale di aprire la bocca e respirare correttamente, poiché il cane disperde il calore attraverso la respirazione. Una museruola “a fascia” mantenuta per molto tempo potrebbe causare seri danni.

Tutti gli strumenti di contenzione come guinzagli, collari e pettorine, dovranno essere scelti in base alla taglia e alla conformazione del cane, evitando strumenti dolorosi che possano arrecare disagio.

Articolo di Papeschi Cristiano e Sartini Lucia

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