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Chi adotta un cane deve sempre tenere presente che si tratta di un animale che ha bisogno di regole da seguire, elementi necessari per l’armonia del branco e della vita di gruppo, al rispetto delle quali è predisposto per sua natura sociale.

I cani sviluppano legami affettivi sia con i conspecifici che con i proprietari, pertanto quando entrano in una famiglia ne diventano veri e propri membri, tessere di un complesso puzzle di convivenza. Il ruolo dell’uomo come punto di riferimento è fondamentale: il proprietario dovrà trasmettere al suo amico a quattro zampe dei segnali chiari, comprensibili e coerenti.

Stabilire delle regole non vuol dire imporre delle privazioni o mantenere un atteggiamento troppo rigido, significa solo trasmettere input semplici e coerenti su ciò che è consentito fare e cosa non lo è. Ad esempio, non è consentito abbaiare per ottenere attenzione o un giocattolo e non è consentito saltare addosso se il proprietario non concede l’attenzione richiesta. Non è utile punire fisicamente un cane quando mette in atto comportamenti sgraditi e inaccettabili: è assodato che le punizioni, come noi umani le concepiamo istintivamente ed emotivamente, sono controproducenti nell’educazione dell’animale e nel rapporto con il proprio umano. Al contrario, se il pet “si comporta male” è molto più efficace ignorarlo e proporre un comportamento alternativo, distogliendo la sua attenzione da quello che stava facendo e riportandolo a uno stato di calma: il classico “seduto” ne è un esempio, un comando immediato e semplice da eseguire.

Le risorse, come il cibo o i giochi, sono fondamentali nell’educazione del cane e nell’apprendimento delle regole sociali. La loro difesa può avvenire attraverso una minaccia, un ringhio, un abbaio o un comportamento assertivo e può sfociare in un’aggressione. Dovranno dunque essere sempre gestite dal proprietario, che dovrà fondare la relazione sul rispetto, tenendo presente le esigenze dell’animale e non dimenticando mai che il linguaggio del cane è diverso dal nostro.

Articolo di Papeschi Cristiano e Sartini Linda

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